Menopausa e secchezza oculare
La menopausa è una fase fisiologica della vita della donna, che coincide con il termine della sua fertilità e che in genere si verifica nella fascia d’età che va dai 45 ai 55 anni. Le ovaie smettono di produrre estrogeni, causando la cessazione delle mestruazioni, e questa importante variazione ormonale è accompagnata da numerosi cambiamenti, che riguardano diversi tessuti dell’organismo e possono influenzare in maniera importante la salute della donna. Tra i sintomi più frequentemente osservati nelle donne in menopausa c’è la secchezza oculare
Scopriamo insieme tutti i dettagli!
1. Le cause della secchezza oculare in menopausa
Gli ormoni estrogeni agiscono anche nella regolazione delle funzioni di alcuni tessuti epiteliali. Fra questi ci sono quelli dell’occhio e delle ghiandole che producono le lacrime, le quali hanno le importanti funzioni di lubrificare, nutrire e proteggere i nostri occhi. La sindrome dell’occhio secco, che si verifica quando la produzione delle lacrime è insufficiente, la loro composizione si altera oppure l’evaporazione è eccessiva, risulta essere più frequente nelle donne in menopausa rispetto alla popolazione generale.
Le lacrime sono formate principalmente da acqua (contenente elettroliti ovvero sali minerali), proteine e lipidi (grassi). Queste tre componenti formano il film lacrimale. Dato che gli estrogeni regolano la quantità e la qualità della secrezione lacrimale, la menopausa può causare una alterazione tra le diverse componenti che costituiscono la normale composizione del film lacrimale. La secchezza oculare può essere causata anche dall’aumento dell’evaporazione della superficie dell’occhio, che in condizioni normali è scongiurata dalla presenza di un sottile strato lipidico sulla superficie esterna del film lacrimale (lo strato trasparente di lacrime che ricopre uniformemente la superficie dell’occhio). ; il loro funzionamento viene alterato dalla carenza di estrogeni tipica della menopausa. La porzione grassa del film lacrimale quindi diminuisce e la diretta conseguenza è l’aumento dell’evaporazione.
Infine, la diminuita produzione di collagene e di acido ialuronico, che si verifica normalmente con l’età in tutti i tessuti del corpo, può contribuire ad accentuare la sensazione di secchezza dell’occhio.
2. Sintomi dell’occhio secco in menopausa
Quando l’occhio non è protetto da un adeguato strato lacrimale si possono verificare i sintomi tipici dell’occhio secco:
- bruciore;
- sensazione di avere un corpo estraneo (ad esempio sabbia) negli occhi;
- rossore;
- difficoltà ad aprire le palpebre al mattino;
- sensazione di avere le palpebre pesanti;
- fotofobia (intolleranza alla luce);
- visione sfocata intermittente;
- dolore.
Oltre ad essere fastidiosi e a peggiorare la qualità della vita, questi sintomi non devono essere sottovalutati perché, se non trattati, possono mettere a repentaglio l’integrità della superficie oculare favorendo l’insorgenza di infiammazioni, infezioni o lesioni alla cornea, con conseguenze anche gravi per la vista.
3. I rimedi per la sindrome dell’occhio secco in menopausa
La secchezza dell’occhio in menopausa, essendo causata da una condizione permanente e non da fattori esterni, può spesso diventare un disturbo cronico, per cui è importante scegliere alcuni accorgimenti. È bene adottare uno stile di vita sano, che contribuisca alla salute di tutto l’organismo: idratarsi a sufficienza, seguire una dieta bilanciata e priva di grassi in eccesso, limitare il consumo di sale ed evitare il fumo.
Inoltre, la secchezza oculare può essere trattata utilizzando regolarmente un collirio lubrificante e idratante che possa ristabilire l’equilibrio del film lacrimale e migliorare la lubrificazione della superficie oculare. In particolare, una formulazione del collirio in gel può essere utilizzata prima di andare a dormire, fornendo all’occhio un supporto notturno durevole.