Cause e rimedi dell’occhio secco
L’occhio secco è un fenomeno che si verifica quando la produzione di lacrime è insufficiente per quantità o qualità. È capitato più o meno a tutti di sperimentare la sensazione di avere gli occhi secchi dopo aver trascorso molto tempo al computer, o al termine di una giornata ventosa, ma quando il disturbo è ricorrente diventa fondamentale porvi rimedio. Come? Scopriamolo insieme!
1. Cos’è l’occhio secco?
Prodotte dalle ghiandole lacrimali, le lacrime sono composte prevalentemente da acqua, ma contengono anche sostanze grasse, proteine e sali minerali. Si distribuiscono uniformemente sulla superficie oculare (cornea) e la congiuntiva, andando a formare una pellicola sottilissima detta film lacrimale.
Le lacrime hanno diverse importanti funzioni:
- lubrificare l’occhio permettendo il corretto scorrimento delle palpebre;
- nutrire la cornea, un sottilissimo strato trasparente che non possiede vasi sanguigni e quindi riceve ossigeno e sostanze nutritive attraverso le lacrime;
- proteggere da batteri e virus e detergere l’occhio “lavando” la parte più esterna eliminando le sostanze di scarto o le impurità provenienti dall’ambiente esterno;
- migliorare la trasparenza ottica della superficie della cornea, consentendo una visione ottimale.
La produzione delle lacrime è costante, ma aumenta in risposta ad alcuni stimoli, come l’ingresso di un corpo estraneo nell’occhio o una forte emozione che causa il pianto.
2. Sintomi della secchezza oculare
Se la nostra produzione lacrimale è insufficiente, o c’è un’alterazione della composizione delle lacrime, possiamo avvertire i sintomi della secchezza oculare:
- bruciore;
- sensazione di avere un corpo estraneo negli occhi;
- rossore;
- difficoltà ad aprire le palpebre, soprattutto al mattino;
- sensazione di avere le palpebre pesanti;
- fotofobia (fastidio alla luce);
- visione sfocata intermittente;
- dolore (nei casi più gravi)
3. Cause della sindrome dell’occhio secco
Una grande varietà di fattori può essere responsabile dell’alterazione della composizione lacrimale e quindi della secchezza oculare, che si riscontra più frequentemente nelle donne ed è più comune in persone in età avanzata. Spesso l’occhio secco può essere il risultato della combinazione di:
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- disturbi infiammatori dell’occhio (blefarite, congiuntivite, ecc.);
- allergie;
- malattie autoimmuni (Sindrome di Sjogren, Lupus, Artrite reumatoide);
- carenza di vitamina A;
- utilizzo prolungato di lenti a contatto;
- utilizzo prolungato di schermi luminosi;
- esposizione a sostanze irritanti come fumo di sigaretta o smog, vento, sole;
- bassa umidità dell’aria;
- utilizzo, soprattutto se prolungato, di alcuni medicinali come antistaminici, antipertensivi, diuretici, antinfiammatori non steroidei e altri;
- conseguenze di un intervento chirurgico all’occhio o alle palpebre;
- ostruzioni patologiche delle ghiandole lacrimali.
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La secchezza oculare può essere transitoria, e quindi migliorare nel tempo, oppure cronica. In quest’ultimo caso dovrà essere tenuta sotto controllo ricorrendo ad opportune precauzioni e appropriati rimedi, per garantire la salute degli occhi nel tempo. L’occhio secco infatti, se non trattato adeguatamente, può causare complicanze più severe, come infezioni o danni ai tessuti della cornea con conseguente compromissione della vista.
4. Rimedi della secchezza oculare
L’occhio è un organo complesso e delicato, che risente dello stile di vita e di diversi fattori ambientali.
Per prevenire la sindrome dell’occhio secco possiamo adottare alcune precauzioni:
- evitare di utilizzare troppo a lungo o a potenza elevata condizionatori d’aria e deumidificatori;
- non posizionarci sulla diretta traiettoria di ventilatori o getti d’aria;
- evitare di fumare o di permanere a lungo in ambienti pieni di fumo;
- limitare il tempo che si trascorre davanti agli schermi luminosi dei dispositivi digitali.
Se si indossano lenti a contatto, è bene fare attenzione a utilizzarle sempre seguendo le indicazioni dell’oculista e a non superare le ore di uso raccomandate. In caso di patologie che causano la secchezza oculare come effetto secondario o se si sospetta che l’occhio secco sia la conseguenza dell’assunzione prolungata di un farmaco, è sempre bene rivolgersi al proprio medico oculista.
Se si utilizzano lenti a contatto, non sarà necessario rimuoverle per utilizzare colliri adatti. Infine, per un supporto notturno durevole, esistono formulazioni di collirio in gel che, somministrate prima di andare a dormire, possono prevenire la fastidiosa sensazione di avere gli occhi secchi al risveglio.